Ci sono storie che parlano da sole. Come quella di Elisa, Caterina e Roberta, tre donne che da dieci anni condividono un appartamento e un progetto di vita autonomo, con il supporto educativo e logistico della Fondazione. In questi spazi, quotidianamente curati e vissuti con orgoglio, portano avanti un percorso di crescita personale e sociale che è il cuore stesso di ciò che si intende per “durante e dopo di noi”.
Recentemente, grazie all’aiuto di tanti sostenitori, sono stati portati a termine i lavori di manutenzione straordinaria del loro appartamento: un traguardo importante, che abbiamo potuto raggiungere dopo aver lanciato, nel nostro semestrale invernale, un appello rivolto alla comunità. Abbiamo provveduto ad interventi edili nei due bagni per renderli più comodi e fruibili, all’imbiancatura completa dell’appartamento, ad alcuni interventi sull’impianto elettrico, sull’aspirazioni dei fumi della cucina e su alcuni infissi. Il costo complessivo dei lavori è stato di 24.000€.
Elisa, Caterina e Roberta sono l’esempio più vivido di quanto un progetto ben strutturato possa trasformare le vite. Elisa fa volontariato in Comune, Caterina lavora in Cer Medical, e Roberta è impiegata in una mensa. Sono parte attiva della comunità, restituiscono al territorio ciò che ricevono, e vivono ogni giorno con consapevolezza, circondate da una rete che le sostiene. Hanno una gatta e si prendono cura con passione del loro orto, nel tempo libero. Sono donne che abitano pienamente il loro presente e costruiscono con dignità il proprio futuro.
Il loro è un esempio concreto di “dopo di noi” che ha preso forma nel “durante noi”, mostrando come un percorso di autonomia possa essere avviato per tempo, affinché le persone con disabilità possano costruire una propria vita adulta, libera e significativa, all’interno di un contesto accogliente.
Ma tutto questo non sarebbe possibile senza un sistema di sostegno più ampio.
Ogni giorno, infatti, la Fondazione si fa carico di una parte significativa delle spese necessarie per sostenere progetti come questo. Lo fa partecipando a bandi, cercando sponsor, coinvolgendo partner e territori. Tuttavia, non basta.
È la rete di sostenitori, fatta di famiglie, cittadini, associazioni e imprese, a fare la vera differenza. È lì che si genera la forza: nel gesto di chi contribuisce come può, facendo sentire la propria vicinanza, condividendo risorse, tempo o competenze.
Ogni contributo è un mattone. Non solo per costruire muri, ma per rafforzare legami, dare continuità a sogni, e restituire fiducia a chi, ogni giorno, dimostra quanto valga la pena investire in un’idea diversa e più umana di autonomia e inclusione.