Lo scorso 4 dicembre abbiamo festeggiato. È stata la tradizionale cena “Assaggio”: un nome forse un po’ criptico, nato oltre 16 anni fa, ma per noi dal significato profondo. Il gioco di parole richiama il saggio di fine anno, un momento vissuto da tutti con trepidazione ed emozione e l’assaggio gustoso di momenti in compagnia. Anno dopo anno siamo sempre di più e sempre più affiatati e contenti. Quest’anno Il tema della cena era “Il regalo di buon auspicio”: presto un nuovo appartamento sarà inaugurato e gli inquilini degli attuali appartamenti sono stati invitati a pensare ad un regalo da fare a chi dovesse iniziare una convivenza. La prima sorpresa è stata la generosità con cui tutti hanno accolto la sfida, impegnandosi a trovare oggetti simbolici da donare ad altri che intraprendono percorsi di autonomia abitativa. La seconda sorpresa è stata l’adeguatezza dei doni: la lavagna per organizzare i turni delle pulizie, la coperta per i momenti di relax sul divano, i cioccolatini da condividere in gruppo fino al karaoke per divertirsi con gli amici a casa propria. MA prima di tutto questo c’è stato un momento prezioso, passato forse un po’ in sordina. Pino Seminaroti, inserito nei progetti della Fondazione dal 2016, ha voluto consegnare alla Fondazione Dopo di Noi una targa con sopra scritto: “Alla Fondazione Dopo di Noi, perché ha dato forza al mio cammino nei momenti difficili. Ora guardo al futuro con fiducia, sperando che le altre persone fragili incontrino lo stesso affetto e sostegno.” Per noi è stato una grandissima emozione e l’ennesimo stimolo per impegnarci con sempre maggiore energia per il “dopo di noi”. Crediamo che il sapore del Natale sia proprio questo: trovare la forza di perseguire un bene che va oltre le ricompense.