Dal confronto istituzionale alle testimonianze delle famiglie: il valore di un evento che guarda al futuro delle persone con disabilità.
La prima edizione del Festival dell’Esser3, realizzato con il patrocinio del Ministero per le Disabilità, si è tenuta lo scorso venerdì nel viale alberato del Comune di Ozzano dell’Emilia, là proprio di fronte al Municipio gli oltre 100 posti a sedere e tante persone assiepate in piedi hanno assistito a un incontro istituzionale di grande importanza. Sul palco un dialogo serrato ha visto partecipi la ministra Alessandra Locatelli, il senatore Marco Lombardo, l’assessora al Welfare della Regione Emilia Romagna Isabella Conti, il direttore di Asp Rodriguez Alberto Mingarelli, il direttore della Fondazione Dopo di Noi Luca Marchi, Alberto Alberani portavoce del forum del terzo settore, Carla Ferrero Vicepresidente Cooperativa sociale Società Dolce, Fulvio De Nigris, presidente della Fondazione “Gli amici di Luca”, Francesco Tonelli Referente della Coop. Sociale La Fraternità Onlus, Luca Lelli sindaco di Ozzano, Giovanni Catrini Assessore al Welfare e inclusione del Comune di Ozzano ideatore e promotore dell’evento.
Tutti hanno posto al centro la necessità di una vera semplificazione burocratica, della costruzione di progetti di vita personalizzati e di un linguaggio politico e culturale che riconosca la disabilità come risorsa, non come mancanza.
Eppure, dalle parole dei decisori politici emergono le tensioni ancora aperte: la frammentazione delle risposte tra sanitario e sociale, la lentezza delle riforme, la distanza tra le famiglie e le istituzioni.
Come Fondazione il direttore Luca Marchi ha riportato il focus al “Dopo di Noi” che non è solo questione di gestione di strutture e fondi. È prima di tutto visione: immaginare percorsi di vita dignitosi e sostenibili per i nostri figli, oggi e domani. È su questa base che, dal 2002, abbiamo costruito il nostro modello di Sistema Residenziale Diffuso, con otto appartamenti attivi e nuove case in via di apertura.
La sfida che ci poniamo dopo questo Festival è duplice: da un lato stimolare le istituzioni affinché la semplificazione promessa non resti slogan, dall’altro continuare a dimostrare con la nostra esperienza che un “Dopo di Noi” possibile, concreto e partecipato è già realtà.